Black Friday anche per l’ambiente

Sarà un Black Friday da record, questo del 2020. da oggi venerdì 27 settembre, infatti,  iniziano giorni spasmodici per gli acquisti on line, con offerte di tutti i principali player degli acquisti sul Web.

Le previsioni non sorridono all’ambiente e i dati citati dal sito britannico “Money.co.uk.” prevedono livelli mai raggiunti negli anni precedenti. Quello che preoccupa è quanto la corsa agli acquisti produrrà in termini di inquinamento e di emissioni di gas serra. Non solo per la produzione degli oggetti che saranno posti sugli scaffali virtuali dei venditori on line, ma soprattutto per la distribuzione e la consegna degli articoli acquistati.

 

Prendendo il solo Regno Unito per il 2020 si attende un incremento delle vendite online del 14%, incremento che andrà ovviamente ad impattare sulle spedizioni. Lo studio ha così calcolato che per il solo Black Friday le emissioni di Co2 saranno superiori alle 429 mila tonnellate soltanto in Gran Bretagna.

Per rendere meglio l’idea i ricercatori dello studio effettuato per Money.co.uk hanno messo in chiaro che con il Black Friday si produrranno l’equivalente delle emissioni di 435 voli andata e ritorno dall’Unione europea a New York.

Già da tempo era stato fatto rilevare come questa grande corsa agli acquisti che si ripete ogni anno, dopo il primo lancio negli Stati Uniti, potesse rappresentare un problema non indifferente per l’ambiente. Oggi, a rivelare quanto pagherà l’ambiente per il nostro shopping on line è una ricerca condotta in Gran Bretagna dal sito Money. Il costo che subiremo, in termini di inquinamento, sarà altissimo. La consapevolezza dei consumatori per questo problema, al contrario, è bassissima, tanto che l’indagine sottolinea come solo uno su dieci sia a conoscenza di quanto l’ambiente sarà colpito dalle consegne che saranno effettuate nei giorni del Black Friday. Tutto ciò a fronte di un numero elevatissimo, l’85% dei consumatori, che comunque hanno già deciso di approfittare delle offerte che saranno messe a disposizione dai maggiori siti di vendite on line.

 

PREVISIONI ITALIANE PER IL “VENERDI NERO”

Anche in Italia il Black Friday non farà bene all’ambiente

In Italia invece? Quale sarà l’impatto di questa iniziativa? Lo studio proposto da Money.co.uk non risponde a questo quesito, ma possiamo prendere i dati dell’Osservatorio ecommerce del Politecnico di Milano degli anni passati. Nel 2018 il Black Friday nel nostro Paese ha prodotto un incremento degli acquisti online del 35% rispetto all’anno precedente, mentre nel 2019 si era arrivati ad un +39% nei quattro giorni di fuoco del Black Friday.

Per il 2020 si attende un incremento ancora più significativo degli acquisti online data la divisione in zone dell’Italia. In moltissime regioni i negozi non essenziali sono chiusi e lo shopping online è l’unico modo possibile per cominciare ad acquistare qualche regalo per Natale. Attirati dagli sconti potrebbero essere quindi moltissimi gli italiani che effettueranno acquisti in queste giornate su internet, portando ovviamente ad avere un impatto di non poco conto sulle emissioni.

 

Quanto costa all’ambiente l’e-commerce in Italia. Amazon (per citare il principale player di e-commerce) per consegnare sul territorio nazionale utilizza solo la gomma. Quindi già un calcolo, incrociando i dati si potrebbe fare. Calcolare l’effettivo impatto ambientale dell’e-commerce lungo tutta la filiera logistica, però, è una cosa un po’ complessa; come conferma anche lo stesso ministero dei Trasporti. Se, per esempio, consideriamo un viaggio dalla Cina al centro di smistamento vediamo che il mezzo più veloce (l’aereo) è quello che in impatta proporzionalmente di più perché trasportando 171 tonnellate di merce emette 500 g t/km di CO2. Contro una nave che trasportando 193mila tonnellate di merce ha emissioni di circa 30g t/km.

 

 

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